Storie dai partecipanti

I pensieri di Giorgia dopo il progetto “Practice makes entrepreneurs” in Germania

Germania, Brema. 7 giorni, di cui 5 di corso e 2 di viaggio. 25 ragazzi che rappresentavano 12 paesi europei. 2 trainer. Una casa enorme in mezzo ai boschi tedeschi. Un corso intitolato “Practice makes enterpreneurs”, la pratica rende imprenditori. Giorni molto intensi in cui abbiamo imparato a condividere idee, ambizioni e progetti. Giorni in cui abbiamo imparato grazie alle nostre diversità. Giorni in cui abbiamo imparato attraverso l’educazione non-formale, un metodo “learn-by-doing”, i concetti principali che stanno alla base del mondo dell’imprenditoria. Giorni in cui ci siamo messi in gioco, abbiamo affrontato sfide ed analizzato nuovi punti di vista. Torniamo da questo corso molto soddisfatti e arricchiti; volenterosi di trasmettere ciò che abbiamo imparato alle nostre realtà locali. Grazie a tutti coloro che hanno reso tutto questo possibile!

Progetto Cry of Hope – Il mio racconto (Gilberto Crusco)

In “cry of hope” project I had the opportunity to participate in on of the best training I had in my life. The project was held in delightful city of Torremolinos. The aim of the project, that involved thirtyfive participants from Latvia,Italy,Slovenia,Turkey, Bulgaria, Spain, Croatia, Poland, Greece and Romania was to spread awareness on Hate Speech phenomena and its consequences.

During five days, of very busy schedule we’ve got the chance to learn all sorts of things. Through many work shops we’ve tackled this topic and learned in non-formal way. We’ve had interesting discussions about hate speech, cyberbullying, but also have done researches about what Every country is doing to prevent and tackle this phenomena. Finally, on our last day, we got the chance to summarize the things we’ve learned by writing reports, suggesting solutions on how to improve internet and parental control in relation to cyberbullism.

On the other hand,project was focused also intercultural learning and gaining tolerance towards other cultures.Without hesitation I can say that those were one of the most enjoyable days of my life. Of course, it wouldn’t be possible without our all-time cheerful organizer Clara and smart and generous facilitators Oscar and Tiziano. Not only that I’ve learned about others but also about myself.

Everyday brought some new challenges and experiences for life. In the first two days I’ve gained huge amount of self-esteem while playing all sorts of team building games. It was astonishing to see how these simple and witty games loosened up every single individual. As the days went by, it was obvious that everyone felt comfortable and relaxed.

To add up, this was the perfect opportunity to present Italy to the ones that maybe could have had some stereotypes about us. As much as lots of participants visited our country we’ve gave our best to incorporate well known facts with new ones. Not only did we represent it at intercultural evening but also from day-to-day. I’ve got the chance to try typical Spanish cuisine as well as their traditional drinks.

I’m very pleased to say that complete strangers became one of my best friends and thought me how to love and appreciate this life as an living human being. Of course that some of ushad disagreements and some of them will stay just acquaintances but among all it’s something unexceptional and inescapable. But all in all, this event was a tremendous success from my point of view.

At the end I’m asking you, what’s your next step? Whatever you decide don’t stop seeking for unknown and building yourself in order to comprehend others.

Cultura e Mare: vi racconto la mia esperienza (Meg Cadrio)

Si sa che il modo migliore per conoscere la cultura di un paese è recarsi in quella nazione, mangiare specialità tipiche locali , conoscere le tradizioni che il popolo si porta con sé da anni, passeggiare per le strade, dialogare con la gente del posto e respirare esattamente la stessa aria con cui quella gente è cresciuta. Questo è stato ciò che per una settimana Oscar, Rossella, Valentina, Angela, Andryi, Daniele, Giulia ed io abbiamo fatto a Barbate in provincia di Cadice in Andalusia, Spagna per una settimana grazie a Young Effect .

Durante questo scambio non solo abbiamo avuto l’occasione di fare tutto cio’ quanto menzionato prima ma anche e soprattutto conoscere ragazzi provenienti sia dalla Spagna che dalla Polonia con un background completamente differente dal nostro e poter condividere con loro pensieri, opinioni, convinzioni ed emozioni. Tra le tante attività svolte quelle che piu’ mi piace ricordare sono sicuramente la visita alla Fabrica del Atùn , la città di Cadice , l’escursione presso la Riserva naturale La Breña y Marismas del Barbate e l’attività di orienteering nel bosco fino ad arrivare all’ultima sera in cui abbiamo celebrato l’International Night degustando le specialità culinarie tipiche dei diversi Paesi.

’Cultura e Mare’’ è il nome dello scambio che a fine progetto posso dire essere essenziale ma non esaustivo di quello che portiamo a casa con noi. Durante questa settimana ci siamo messi in gioco, abbiamo abbattuto con ogni modalità possibile le barriere linguistiche che ci impedivano di comunicare tra noi, abbiamo affrontato situazioni che nella vita quotidiana non ci si erano mai presentate sino ad ora e ne siamo usciti al meglio , crescendo a livello personale prima di tutto. Immagino che vi chiediate perché il mare sia stato così importante da essere stato scelto come punto centrale nel nome del progetto.

La risposta è semplice. Lo sciabordare delle onde del mare ha fatto da colonna sonora a questo scambio, e in tutta sincerità non avremmo mai potuto desiderare una melodia di sottofondo migliore.

L’esperienza di Alessandro e Francesco con Young Effect in Olanda

Incontrare e trascorrere intere giornate assieme a giovani provenienti da tutta Europa è un esperienza di per sé unica ed interessante, ma diviene utile ed indimenticabile quando queste menti collaborano per dare vita ad idee che nel loro piccolo possono rendere questo mondo un posto più accogliente. È il caso del progetto intitolato “Let’s go 4 games ” a cui abbiamo avuto il grande piacere di partecipare e organizzato dall’Associazione WOW GO Amsterdam in partnership con Young Effect. ( www.wowgoamsterdam.org )

Questo si è svolto nei pressi dell’ incantevole Amsterdam con la partecipazione di 28 ragazzi provenienti da 14 nazioni differenti. In questa variegata cornice culturale il topic del progetto era focalizzato sui giochi come strumento per la cooperazione e l’inclusione sociale.

La prima fase del training consisteva principalmente di workshop, dibattiti, parecchi giochi e di ruolo di gruppo. Qui abbiamo ricevuto le nozioni fondamentali utili alla seconda parte del training. Negli ultimi tre giorni, una volta divisi in team, abbiamo messo in gioco la nostra creatività ed esperienza per realizzare un game da poter “importare” nella nostra realtà di youth workers.

Con grande soddisfazione e con una nuova consapevolezza acquisita a seguito di questa esperienza ringraziamo Young Effect e invito chiunque a cogliere le opportunità che il programma Erasmus+ ci offre!

L’esperienza Erasmus+ di Alberto raccontata a dei giovani studenti abruzzesi

Emozione, esperienza, lingue, futuro. Sono queste alcune delle parole emerse qualche mattina fa al termine dell’incontro Erasmus+ a Sulmona. Il Servizio Volontario Europeo, gli Scambi Giovanili e i Corsi di Formazione sono stati al centro di un’analisi che ha interessato i ragazzi di una classe terza della Scuola Media Statale “Ovidio” di Sulmona (L’Aquila). I ragazzi hanno partecipato attivamente alla discussione in classe relativamente a questi tre tipi di progetti europei. Tanta voglia di fare, di conoscere nuove prospettive e soprattutto tanta curiosità: il mix ideale per parlare di argomenti di questo tipo. Importantissimo è stato capire quanto sia fondamentale al giorno d’oggi fare più esperienze possibili e conoscere l’inglese. Uscire dalla propria “comfort zone” per esplorare nuovi mondi, culture, lingue e società e viaggiare per l’Europa sono cose fondamentali per crearsi delle prospettive di vita. Perché lo scopo dell’Erasmus, nome nato dal famoso Erasmo da Rotterdam, è quello di aprire la mente e cambiare la vita (o le vite). “Il futuro è nelle loro mani”, e qualcuno di loro lo ha già capito.

Alberto Caravelli, Sulmona, L’Aquila

The power of words – Basta Odio

Durante il progetto “The power of words”, é stato chiesto ai nostri candidati di scrivere un articolo relativo a questo progetto, ecco a voi L’output!

BASTA ODIO

Al giorno d’oggi una delle sfide più grandi che stiamo affrontando e’ l’hate speech. Si tratta di un modo di parlare che rivolge un attacco a un singolo o ad un gruppo di persone basandosi su caratteristiche come la razza, la religione, l’etnia, l’orientamento sessuale e cosi’ via. Per questo motivo i nostri partner dalla Romania di “Be You Organization” hanno ospitato il progetto Erasmus + intitolato “The power of words” dal 20 al 29 Ottobre. La localita’ in cui si è discusso l’argomento è stata Aninoasa, in provincia di Targoviste. Il progetto ha coinvolto 30 giovani provenienti dall’Italia, Spagna, Polonia, Turchia e Romania. Sono state utilizzate delle metodologie di apprendimento informali e tipiche della non formal education quali worskshops, presentazioni, visite di studio, giochi di ruolo, simulazioni, giochi di gruppo e interviste. L’obiettivo del progetto e’ stato quello di promuovere la consapevolezza riguardo l’hate speech attraverso la tolleranza, l’integrazione e l’amore, l’acquisizione di conoscenze sulle altre culture e incrementado diverse altre competenze.

Ci siamo divertiti parecchio e torniamo con un bagaglio culturale arricchito ed enorme.

Alessandra, Andrea, Dumitrizza, Andriy, Sara, Stefania

info aggiuntive sul progetto svolto nei seguenti link:

https://youtu.be/5kadr0vBPhk

http://www.beyou.ml/ro/ThePowerOfWords/

Testimonianza dello Scambio Erasmus+ “Mix The Voices of Europe” in Polonia dall’1 all’11 Marzo 2017

Ciao Ragazzi!!

Volevamo lasciare un piccolo segno e condividere con voi la nostra esperienza in uno scambio giovanile finanziato completamente dal programma Erasmus+ e gestito da Young Effect!

Siamo partiti da Milano, Roma, Como, Torino, Foggia e Piacenza. Quasi nessuno di noi si conosceva e per alcuni era la prima esperienza di scambio interculturale. Ci siamo trovati tutti a Cracovia e insieme ci siamo diretti verso quella che sarebbe stata la nostra casa per i prossimi dieci giorni. Così ci siamo trovati immersi in cinque culture diverse. Eravamo italiani, polacchi, lituani, lettoni e turchi. Fondamentali sono state le prime attività di team building che abbiamo fatto per rompere il ghiaccio ed imparare a conoscerci tutti.

Nei giorni successivi invece, abbiamo dedicato tutto il nostro tempo a quello che era il tema principale del nostro progetto, la musica. Abbiamo avuto la fortuna di essere seguiti e preparati da due professionisti del settore per la realizzazione di un concerto a fine progetto. Lo scopo era quello di creare uno spettacolo unico in cui ogni paese aveva la possibilità di rappresentare se stesso attraverso le proprie canzoni folk, ma allo stesso tempo abbiamo rappresentato l’uguaglianza e l’unione delle diverse nazioni cantando tutti insieme. Con l’aiuto degli insegnanti abbiamo scelto le canzoni più rappresentative e le abbiamo preparate, giorno dopo giorno, accostando anche le danze tipiche e le coreografie più adatte. Col passare dei giorni il nostro spettacolo prendeva forma e concretezza e si percepiva sempre più l’unità di tutto il gruppo. L’idea di utilizzare la musica come mezzo di conoscenza delle altre culture è stata straordinaria. La musica è un linguaggio universale e il raggiungimento dello scopo del progetto non è stato visibile solo dal successo che ha avuto il concerto, ma soprattutto dal fatto che al termine dell’esperienza ognuno di noi si divertiva a cantare le canzoni degli altri paesi e ci si sentiva un po’ anche parte di questi. Durante il progetto c’è stata anche una giornata libera in cui abbiamo avuto la possibilità di visitare a nostra scelta Cracovia, il campo di concentramento di Auschwitz o di passare una giornata sciistica a Zakopane. Inoltre abbiamo poi passato la serata alle terme!

La conoscenza e il contatto con le tradizioni di ogni cultura è stato possibile, oltre che attraverso la musica, anche grazie alla presenza di serate interculturali in cui ogni paese ha avuto la possibilità di presentare la propria storia, le proprie usanze e di cucinare e condividere i propri piatti tipici con tutti.

Impegno, divertimento, amicizia e collaborazione sono gli elementi fondamentali di questi progetti. Solo facendone parte si può capire davvero quanto ti fanno crescere e quanto ti riempiono il cuore.

E tu cosa aspetti?

Sara, Erica, Luca, Daniele, Edoardo, Alessandro, Serena, Andrea.

Testimonianza dallo scambio Erasmus+ a Strasburgo

Bella raga!

Vogliamo raccontarvi come è stata la nostra esperienza nel progetto a Diemeringen in Francia. Il viaggio di andata in pullman da Milano a Strasburgo è stata l’occasione perfetta in cui ognuno di noi ha approfittato per parlare delle proprie passioni.

Una volta a destinazione, grazie alla disponibilità di Tony e della nostra organizzazione ospitante “Nicola” abbiamo trascorso un’intera giornata a Strasburgo, iniziando a conoscere i nostri futuri compagni di progetto passandone la cena e la serata in compagnia.

Il pomeriggio seguente ci siamo mossi verso Diemeringen in cui abbiamo trovato ad accoglierci una dimora da sogno, dotata di piscina climatizzata interna, palestra, sala divertimenti con ping pong, air hockey biliardo e calcio balilla, e sala lounge in cui rilassarsi e poter lavorare nei momenti liberi.

Le attività formative sono state coordinate in maniera eccellente, grazie anche all’aiuto e alla professionalità di trainer esperti. Tutti i partecipanti si sono sentiti coinvolti e toccati dalle varie attività svolte. Con il trascorrere delle giornate abbiamo avuto l’opportunità di conoscere diverse realtà europee su tematiche quali democrazia, diritti umani e cittadinanza attiva.

Una delle cose più entusiasmanti è che abbiamo toccato con mano le culture ed assaggiato i prodotti tipici di ognuno dei paesi del progetto, tra risate, scherzi, schiamazzi e balli tipici. Grazie a questo progetto possiamo dire che sono decaduti alcuni stereotipi e luoghi comuni.

Abbiamo costruito legami a livello internazionale e le lacrime di emozione dell’ultimo giorno ne sono la prova!!!

Che dire. È stato un progetto fantastico ed una esperienza indimenticabile!! E tu?? Quando partirai??

Angelica Gaia Emanuele ed Oscar

INASPETTATAMENTE INDIMENTICABILE: i partecipanti del progetto “Together for a better Europe” svoltosi in Bulgaria dal 20 al 29 maggio, si raccontano.

Siamo sette ragazzi tutti provenienti da diverse parti d’Italia. Quando ci è stato proposto di partecipare a un progetto di scambio culturale in Bulgaria, la riluttanza iniziale era abbastanza. Ciononostante, abbiamo deciso di partire per quest’avventura … e non avremmo sicuramente potuto fare scelta migliore.

Siamo arrivati all’aeroporto di Sofia il 20 maggio in orari differenti, ma subito abbiamo colto la gentilezza degli organizzatori dell’associazione ospitante che con grande pazienza hanno atteso che il nostro gruppo fosse al completo.

In seguito siamo stati accompagnati all’hotel Nezabravka, un piccolo albergo a gestione familiare, immerso nell’omonimo parco naturale, poco distante dalla città di Gabrovo.

Arrivati all’hotel, siamo stati accolti da persone davvero squisite, disponibili e ben organizzate. Grazie a loro abbiamo trascorso dieci giorni perfetti. Sono stati impeccabili, soprattutto nell’aiutarci a integrarci con i gruppi di partecipanti coinvolti nel progetto, provenienti dagli altri paesi europei. Sono state organizzate diverse serate interculturali che ci hanno permesso di conoscere e entrare in contatto con le tradizioni dei nostri compagni di avventura.

Il giorno successivo sono iniziate le attività del progetto in questione. Gli organizzatori ci hanno presentato il programma che avremmo affrontato durante il progetto che abbracciava le varie argomentazioni del turismo sostenibile, attraverso le attività più svariate. In questo modo ci hanno aiutati ad arricchire le nostre conoscenze nel campo, in maniera molto informale, attraverso giochi di squadra, escursioni e workshop.

Tra le escursioni più affascinanti, resta sicuramente la visita a Etara, un luogo incantevole, immerso in un contesto quasi irreale. A questa è seguita la visita al castello di Veliko Tarnovo.

Il progetto di scambio è terminato ufficialmente il 29 maggio ma, di comune accordo, abbiamo deciso di prolungare la permanenza di due giorni a spese nostre. In questo modo ci siamo dati la possibilità di visitare Sofia, grazie anche alla gentilezza e alla disponibilità di uno degli organizzatori dell’associazione di accoglienza.

Tra le cose che più ci hanno colpito è il modo in cui siamo subito entrati in sintonia con gli altri, creando un legame fortissimo tra i partecipanti, organizzatori compresi. Sembrava ci conoscessimo da sempre. Grazie a questo progetto abbiamo incontrato persone fantastiche, con cui ora abbiamo stretto una forte amicizia, anche se a distanza.

L’esperienza è stata sicuramente tra le più indimenticabili che ci porteremo dietro. Dipendesse da noi, staremmo ancora lì, in viaggio, a vivere un’esperienza organizzata con grande competenza e professionalità.

L’unica pecca … dover tornare alla realtà dopo aver vissuto un’esperienza simile!!!

Il gruppo italiano: Emanuele, Giusy, Ilaria, Marcella, Marco, Mario e Miriam.